Forme di vita

I PERIODI DI PIENA CON QUELLI DI SECCA ESTIVA SCANDISCONO L’ATTIVITÀ VEGETATIVA

Grazie alla presenza dell’acqua per molti mesi l’anno, i laghi rappresentano un riparo sicuro per le forme di vita presenti, alcune di particolare pregio e rarità.

La successione annuale dei periodi di piena con quelli di secca estiva scandiscono l’attività vegetativa, che è massima nei mesi di aprile, maggio e ottobre, e statica in luglio, agosto e gennaio. Troviamo fitocenosi idrofitiche sommerse a Chara spp. e Nitella spp. (alghe verdi), colonie di piante semisommerse come Eleocharis palustris (L.) e Paspalum paspaloides (M.) di origine americana, la cui diffusione nel nostro paese è motivo di discussione (D’Amico S., Signorile G., 2003), le praterie di Carex divisa e di piante inserite nelle liste rosse regionali per la loro vulnerabilità, come l’Eryngium barellieri e l’Allium atroviolaceum, o in quanto a grave rischio di estinzione come il Damasonium alisma, e il Teucrium campanulatum.

Nelle zone non coltivate, nelle macchie di Castiglione, di Giacomardo e della Gravina di Monsignore troviamo piante arboree tipiche della vegetazione mediterranea come il fragno, la roverella, il leccio, l’olivastro, il lentisco, il biancospino e specie spontanee eduli come l’asparago, il lampascione, la borragine e le cicorie.

Riserva Naturale Orientata Regionale

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